14 settembre 2008

La Francia si scopre cattolica e le voci di protesta restano isolate (Izzo)


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Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo questo bellissimo servizio di Salvatore Izzo per l'Agi sulle giornate del Papa a Parigi e Lourdes.
R.

PAPA: FRANCIA SI SCOPRE CATTOLICA E VOCI PROTESTA RESTANO ISOLATE

(AGI) - Lourdes, 13 set

dall'inviato Salvatore Izzo

Le celebrazioni per i 150 anni del Santuario di Lourdes coincidono con una vera e propria svolta nell'opinione pubblica francese che dopo decenni di laicismo esasperato si riscopre cattolica.

Lo testimoniano i cinque ministri presenti con il premier francese Francois Fillon alla grande messa sull'Esplanade des Invalides: il ministro degli Interni Michele Alliot-Marie, quello dell'Educazione, Xavier Darcos, dell'Abitazione, Christine Butin, della cultura, Christine Albanel e della famiglia Nadine Morano.
Lo confermano le grandi folle che si stringono in questi giorni attorno al Papa: alla messa nell cuore di Parigi c'erano 250mila persone e domani nella cittadina dei Pirenei sono attesi 150mila fedeli.
Ma sopratutto lo si coglie dai media: le proteste contro la visita di Ratzinger, ad esempio, non fanno notizia, e infatti uno striscione srotolato sulla Basilica del Sacro Cuore per condannare il ''no'' del Pontefice all'uso del preservativo e accusarlo di essere responsabile della diffusione dell'Aids, nemmeno e' stata mostrata nei tg piu' seguiti.
La visita del Papa ''suscita un fervore inatteso'', titola Le Parisien, Le Figaro definisce il Papa ''magistrale e didattico'' in occasione della sua conferenza al College des Bernardins, il quotidiano della sinistra Liberation ammette che il presidente francese Nicolas Sarkozy e' stato ''toccato dalla grazia'', parlando
di un Eliseo ''in odore di santita''', mentre il quotidiano comunista l'Humanite' scrive che ''Sarkozy e Benedetto XVI fanno religione comune''.
Sull'Osservatore Romano trasuda soddisfazione il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, classifica il discorso al mondo della cultura, tenuto ieri sera a Parigi, come uno snodo importante per cogliere il senso della visita del Pontefice in Francia, destinato ad avere una vasta eco.
E il Pontefice, da parte sua, visitando in mattinata l'Institute de France, ha sottolineato ''i vincoli profondi'' che lo legano alla cultura francese per la quale, ha detto, ''provo una grande ammirazione''.
Ha poi confidato che, nel suo percorso intellettuale, ''il contatto con la cultura francese ha avuto una particolare importanza''.

''Il denaro, la sete dell'avere, del potere e persino del sapere hanno forse distolto l'uomo dal suo Fine vero'', ha poi affermato nell'omelia ricordando con queste parole che ''resta valido anche oggi'' l'invito della Scrittura a adorare l'unico Dio vero.
''Il mondo contemporaneo non si e' forse creato i propri idoli? Non ha forse imitato, magari a sua insaputa, i pagani dell'antichita', distogliendo l'uomo dal suo vero fine, dalla felicita' di vivere eternamente con Dio?'', ha ancora chiesto il Pontefice, sottolineando che ogni uomo, onesto con se stesso, non puo' non porsi tali domande.
Perche' ''l'idolo e' un inganno, e distoglie dalla realta' chi lo serve per confinarlo nel regno dell'apparenza''.
Secondo il Papa teologo, poi, c'e' oggi ''una tentazione propria della nostra epoca, la sola sulla quale noi possiamo agire efficacemente'', che e' quella di ''idolatrare un passato che non esiste piu', dimenticandone le carenze'' o ''un futuro che non esiste ancora, credendo che l'uomo, con le sole sue forze, possa realizzare la felicita' eterna sulla terra''.
Nella grande messa, celebrata su un altare con impressa la scritta ''andiamo alla vera sorgente della Vita'', il Pontefice ha distribuito anche questa mattina la comunione secondo la modalita' tradizionale, cioe' nella bocca dei fedeli che si inginocchiavano davanti a lui.
E' la prima volta - dopo il Concilio - che tale modalita' viene seguita in una celebrazione ufficiale in Francia, dove e' particolarmente forte il dissidio tra l'Episcopato locale, strenuo sostenitore della nuova liturgia, e i seguaci tradizionalisti di mons. Marcel Lefebvre, ai quali il Papa ha teso la mano con il motu proprio che liberalizza l'uso dell'antico messale.
Secondo quanto si e' appreso, un gruppo di tradizionalisti era presente questa mattina sull'Esplanade des Invalides.
In serata Papa Ratzinger si e' poi trasferito a Lourdes, dove e' stato accolto da 60 mila fedeli.
Subito ha voluto percorrere le prime tre tappe del cammino di Santa Bernadette: la visita alla chiesa parrocchiale del Sacro Cuore
dove la ragazza aveva ricevuto il battesimo; la sosta al 'Cachot', la baracca dove la famiglia Subirou aveva trovato rifugio dopo lo sfratto seguito all'arresto del padre per l'ingiusta accusa di essersi appropriato di un po' di farina al mulino dove lavorava; infine la preghiera alla Grotta di Massabielle, dove un bambino ha dato al Papa un bicchiere con l'acqua santa e Benedetto XVI ha acceso un cero posto sul grande candelabro. Qui l'11 febbraio 1858 Bernadette si era avventurata alla ricerca di qualche scarto o osso da vendere per sostentare i suoi fratellini e di qualche ramo da bruciare per riscaldare la sua povera casa.
Era con sua sorella Toinette (in famiglia erano quattro figli) e la loro amica Jeanne Baloume. Mentre cercava di togliersi le scarpe per attraversare il fiume senti' un soffio di vento e vide in un incavo della roccia: ''Una Signora con un vestito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ciascuno dei suoi piedi dello stesso colore della corona del rosario''.
La Signora le sorrise e allargo' le braccia come per farle segno di avvicinarsi chiedendole: ''Volete farmi la Grazia di venire qui per 15 giorni?''.
In 18 Apparizioni rivelera' a Bernadette tutto il suo messaggio: ''Pregate per i peccatori''; ''Baciate la terra in segno di penitenza per i peccatori''; ''Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che vi si costruisca una cappella''; ''Non vi prometto di farvi felice in questo mondo, ma nell'altro''.
Infine, il 25 marzo, festa dell'Annunciazione, disse il suo nome in dialetto dei Pirenei: ''Io sono l'Immacolata Concezione'', circostanza che convinse le autorita' ecclesiastiche della buona fede della ragazza, che mai avrebbe potuto sapere del dogma proclamato da Pio IX appena otto anni prima. Fin dall'inizio la Vergine indico' la sorgente sotto la Grotta dove bisognava andare a lavarsi e dove gli ammalati, da allora vi trovano consolazione e spesso anche la guarigione.
Ma sono solo 67 fino ad oggi i miracoli approvati dalla Chiesa dopo l'attento esame della Commissione Medica Internazionale.

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1 commento:

euge ha detto...

Che differenza di comportamento! Da noi sicuramente avrebbero fatto più notizia le voci di protesta e di dissenzo.
Abbiamo tanto da imparare anche in questo!