10 settembre 2008

«Deus ti salvet Maria cantato con il cuore». Maria Giovanna Cherchi emozionata parla del suo incontro con il Papa (Onnis)


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«Deus ti salvet Maria cantato con il cuore»

Maria Giovanna Cherchi emozionata parla del suo incontro con il Papa

Il canto dedicato al Pontefice e lo scambio di regali

di Luciano Onnis

CAGLIARI.

Una preghiera cantata con il cuore davanti a Benedetto XVI sul palco del largo Carlo Felice. Maria Giovanna Cherchi, di Bolotana, è la cantante che domenica ha interpretato magistralmente «Deus ti salvet Maria» durante l’incontro del pontefice con i papa boys, toccando profondamente l’animo dello stesso Santo Padre che, nella celebrazione della messa alla basilica di Bonaria, aveva citato in limba il verso «Mama, fiza e isposa de su Segnore».

E’ certo che Maria Giovanna conserverà per sempre nello scrigno dei ricordi più belli i momenti di questa performance canora davanti al pontefice: come artista e come cristiana cattolica e praticante. Lei, insegnante di religione alle scuole medie, avrà di che andar fiera per gli anni a venire. Che si trovi davanti alunnni o pubblico (le sue serate da cantante folk sono molto apprezzate, così come il suo recente cd «Pregadorias»), avrà un palmarès d’eccezione con cui accreditarsi: il Papa si è emozionato nel sentirla pregare cantando il Deus ti salvet Maria e al termine dell’interpretazione c’è stato uno scambio di doni con un siparietto sfuggito ai più. Maria Giovanna, che aveva donato a Benedetto XVI il cd in limba «Pregadorias» (Preghiere), ha ricevuto personalmente dal papa un rosario.

La racconta così: «Quando mi sono avvicinata al Santo Padre, il suo segretario particolare Padre Georg ha allungato la mano per darmi un cofanetto con un rosario di perle grigie, ma il Papa lo ha fermato. Ha preso lui il rosario e me lo ha porto personalmente. L’unica cosa che ho potuto dire è stato “grazie, grazie”, l’emozione mi ha paralizzata».

Dieci minuti dopo che Benedetto XVI è saluto sulla papamobile, Maria Giovanna è dietro il palco in preda a uno stato di euforia incontenibile. E’ guardata con ammirazione e un po’ di invidia, qualcuno si avvicina e azzarda la richiesta di un autografo, lei saluta con trasporto un conoscente che va a complimentarsi, rilascia un’intervista a una radio di Nuoro, poi si dedica con estrema disponibilità a chi vuole conoscere la sua storia.

Brunetta, occhi neri, graziosa, un brillantino sulla narice destra, è un fiume in piena. E racconta gioiosa la sua straordinaria esperienza di artista e di fedele.

«Da anni mi capita spesso di essere invitata a cantare nelle chiese e nelle cattedrali dell’isola. In queste occasioni, ho incontrato molti vescovi che si sono sempre congratulati con me. Qualche mese sono stata contattata da uno di loro che mi ha chiesto se avessi avuto piacere di interpretare Deus ti salvet Maria, per me la preghiera più bella, davanti al Santo Padre in occasione della sua venuta a Cagliari».

Per Maria Giovanna Cherchi è stata la realizzazione di un sogno apparentemente irraggiungibile. «Domenica ero sul palco emozionata, ma serena. Poi mi sono fatta coraggio e ho cominciato a pregare cantando con il cuore. Un anno fa ho avuto la grande gioia di eseguire l’Ave Maria sarda nella grotta della madonna di Lourdes, ma stavolta l’emozione è stata ancora più grande. Immensa».

© Copyright La Nuova Sardegna, 9 settembre 2008

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