31 luglio 2008

Il Papa concede la perdita dello stato clericale al presidente eletto del Paraguay, Fernando Lugo, già vescovo emerito di San Pedro (Radio Vaticana)


Vedi anche:

IL PAPA A BRESSANONE: IL SEGNO, “LA CHIESA LOCALE HA SPALANCATO LE BRACCIA” (Sir)

Bressanone: nel pomeriggio una fitta pioggia ha causato il rinvio di una probabile passeggiata. Il colloquio con il vescovo (Ruggera)

La prime ore «sudtirolesi» di Benedetto XVI all'insegna della privacy. Il ruolo di monsignor Egger (Adige)

Don Renner: «Curia poco incisiva contro il ranocchio. Il Papa sarà scettico. La strategia di Benedetto XVI contro i preti pedofili»

Angelus in italiano e in tedesco con un saluto in ladino: i commentatori non si lascino cogliere impreparati!

Giorni di relax a Bressanone e il Papa chiede il pane Vikinger (Masiello)

I rapporti della Chiesa cattolica con la Traditional Anglican Communion. Una lettera del cardinale Levada al primate Hepworth (Osservatore Romano)

Cristianesimo e ambiente: i grandi discorsi del "Papa verde" a Sydney (Pescetelli)

Il Papa riduce allo stato laicale l'ex vescovo Lugo: dal 15 agosto assumerà la carica di Presidente del Paraguay

Card. Walter Kasper: "Riflessioni cattoliche sulla Comunione anglicana" (Osservatore Romano)

Gli occhiali e i dolci di Papa Ratzinger. Bressanone, festa per turisti e negozianti del centro storico (Adige)

L’Islam e l’Arabia saudita campioni di dialogo? Un'attenta analisi di padre Samir Khalil Samir (Asianews)

Importante incontro tra Bartolomeo I e Alessio II per migliorare i rapporti tra Costantinopoli e Mosca (Radio Vaticana e Asianews)

Più politico di noi politici. Il discorso del Papa al molo di Barangaroo (Sydney) visto da Paolo Bonaiuti e Luciano Violante (Tempi)

Commento di John Allen all'Humanae Vitae: "The Pope vs. the Pill"

Mons. Egger: "Al Papa ho spiegato il caso della rana" (Rizza)

Il Papa: «Felice di essere qui. Grazie per l'accoglienza». Il sindaco di Bolzano: «Che stretta di mano vigorosa» (Ruggera)

Il governatore dell'Alto Adige, Durnwalder: «Santità, grazie di aver scelto la nostra terra» (Frangipane)

IL PAPA A BRESSANONE: TUTTI I VIDEO E LE FOTO

IL PAPA IN ALTO ADIGE: LO SPECIALE DEL BLOG

Il Papa concede la perdita dello stato clericale al presidente eletto del Paraguay, Fernando Lugo, già vescovo emerito di San Pedro

La nunziatura apostolica in Paraguay ha annunciato ieri che Benedetto XVI ha concesso la “perdita dello stato clericale” a Fernando Armido Lugo Méndez (foto, nota di Raffaella), già vescovo emerito di San Pedro, eletto presidente della Repubblica nelle elezioni del 20 aprile scorso, il cui insediamento avverrà il 15 agosto prossimo. “Il suo stato clericale e gli obblighi del ministero episcopale – si legge nel decreto a firma del cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della congregazione per i vescovi - non è compatibile con la carica di presidente della Repubblica”. Il Pontefice, si legge ancora nel decreto diffuso dalla nunziatura ad Asunción, esorta il signor Fernando Lugo “ad essere fedele alla fede cattolica” e a “condurre una vita coerente con il Vangelo”. Il servizio di Luis Badilla:

Fernando Lugo “il 18 dicembre 2006 chiese la perdita dello stato clericale – si ricorda nel documento – per presentarsi candidato alle elezioni alla presidenza della repubblica”, richiesta, affermava, “che non implica abdicare al mio amore verso la Chiesa né alla considerazione nei confronti del servizio ministeriale e della vita religiosa”. Inoltre, nel decreto, si ricorda che le autorità della Santa Sede, in ottemperanza del Codice di diritto canonico, (can. 285 § 3, can. 287 § 2) dopo aver tentato di dissuadere il vescovo a non entrare in politica hanno deciso la sua sospensione dall’esercizio del ministero sacerdotale. “La recente situazione che si è creata con l’elezione di mons. Fernando Lugo quale presidente della Repubblica del Paraguay – prosegue il decreto – esige la riconsiderazione” della richiesta di perdita dello stato clericale “sia per il bene del Paese sia perché si possa distinguere chiaramente, in modo definitivo, tra la carica di presidente della Repubblica e quella dell’esercizio del ministero episcopale” (…) “poiché l’accettazione della carica” presidenziale “non è compatibile con gli obblighi del ministero episcopale e dello stato clericale”.
Il documento della congregazione per i Vescovi afferma poi che “dopo aver esaminato con attenzione tutte le circostanze”, il Santo Padre “ha concesso la perdita dello stato clericale” e conseguentemente “dei diritti inerenti al medesimo stato, dispensandolo al tempo stesso dai voti religiosi” assunti nella Società del Verbo Divino, “dell’obbligo del celibato (can. can. 292)”. Infine, la nunziatura presso il governo del Paraguay, nel rendere pubblico il decreto ricorda che nel caso di Fernando Lugo ogni atto e decisione ecclesiale sono state ispirate “esclusivamente a ragioni canoniche e pastorali”. La Chiesa, si legge ancora, continuerà le sue relazioni con le autorità civili del Paraguay, ispirandosi a quanto insegna la Guadium et Spes del Concilio Vaticano II, secondo la quale “la comunità politica e la Chiesa sono indipendenti e autonome l'una dall'altra nel proprio campo. Ma tutte e due, anche se a titolo diverso, sono a servizio della vocazione personale e sociale degli stessi uomini” (n. 76)

Con una lettera diffusa il 1° febbraio 2007 da parte della nunziatura apostolica di Asunción, capitale del Paraguay, era stato comunicato che il cardinale prefetto della congregazione per i Vescovi, Giovanni Battista Re, aveva sospeso “a divinis” (con data 20 gennaio 2007) mons. Fernando Lugo, vescovo emerito di San Pedro, che poche settimane prima si era candidato alla presidenza del suo Paese capeggiando una coalizione di forze politiche e sociali. Mons. Lugo, 60 anni, il 25 dicembre 2006 aveva annunciato pubblicamente la sua volontà di candidarsi alla presidenza del Paese. Il 18 dicembre 2006 aveva inviato una lettera al Vaticano nella quale affermava di voler rinunciare allo stato clericale; una richiesta che nasceva, fra l'altro, da una disposizione precisa della Costituzione del Paraguay in base alla quale si proibisce a un religioso appartenente a qualsiasi fede di assumere la carica presidente o vicepresidente del Paese.

© Copyright Radio Vaticana

Nessun commento: