16 giugno 2008

Full immersion salentina per il Papa


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Full immersion salentina per il Papa

Dinanzi a quasi 70mila persone Benedetto XVI ha celebrato la messa domenicale nel porto brindisino, poi è ripartito per Roma dopo essere rimasto per due giorni in terra salentina

BRINDISI - Al suo secondo giorno di visita a Brindisi, Benedetto XVI ha celebrato la messa domenicale nel piazzale di Santa Apollinare che si trova nel porto della città. Lo attendeva una folla di fedeli, circa 70mila persone, giunti per ascoltare l’Angelus papale, grazie al favore del sole, mitigato da una fresca brezza di maestrale. Il Papa è salito sul palco, allestito a ridosso del seno di Levante del porto di Brindisi, dopo aver incontrato privatamente le suore di Clausura nell’Episcopio dove ha trascorso la notte.
La folla ha cominciato a esultarenon appena ha intravisto la papamobile che procedeva sul lungomare diretta verso Sant'Apollinare. Ratzinger indossava una casula ricevuta dalla diocesibrindisina e realizzata dalle suore di Manduria e anche il Santo Padre havoluto donare al vescovo un calice per la celebrazione eucaristica,promettendogli che nel pomeriggio benedirà il nuovo seminario a lui dedicato einaugurato nel novembre scorso dal segretario di Stato Tarcisio Bertone.
L'omelia è iniziata all’insegna della compassione cristiana che secondo il Pontefice «non ha nulla a che vedere col pietismo e l’assistenzialismo ed è piuttosto sinonimo di condivisione e speranza».

«Il Vangelo - ha proseguito Benedetto XVI - descrive l’amore di Gesù per la sua gente, specialmente per ipiù piccoli e i poveri e per questo la Chiesa è lo spazio di accoglienza emediazione dell’amore di Dio». Il Papa ha anche spiegato che «nessuno nasce santo», persino gli apostoli non lo erano, segnati, come tutti i cristiani, da «limiti umani, anche grav». E’ Gesù che chiama gli uomini per farli diventare santi e non perché lo siano già».

Al termine dell’Angelus, Ratzinger ha invocato la Madonna affinché protegga «L'Italia, l’Europa e il mondo intero dalle tempeste che minacciano la fede e i veri valori. Nel mondo di oggi - ha insistito il Pontefice - c'è bisogno di una ricerca più profonda dei modi di prevenire e controllare i conflitti, esplorando ogni possibile via diplomatica e prestando attenzione anche ai più flebili segni di dialogo o di desiderio di riconciliazione».
Benedetto XVI ha pronunciato queste parole ispirato anche dalla simbologia del porto, approdo che «parla di accoglienza, riparo, sicurezza; dopo una lunga e difficile navigazione». Ma al contempo è anche un luogo «di partenze, progetti, aspirazioni, di futuro» e in particolare, quello di Brindisi, «riveste un ruolo di primo piano per le comunicazioni verso il Mare Mediterraneo e verso l’Oriente. Da questo posto così suggestivo - ha concluso il Papa - voglio rinnovare il messaggio cristiano di cooperazione edi pace fra tutti i popoli, specialmente tra quelli che fanno corona a questomare, antica culla di civiltà, e quelli del Vicino e Medio Oriente».
Il Pontefice ha quindi lasciato il piazzale di Santa Apollinare sul porto di Brindisi per raggiungere l’Episcopio dove era atteso per il pranzo. Nel pomeriggio Benedetto XVI ha visitato la basilica cattedrale e, in forma privata, ha ricevuto sacerdoti e seminaristi della diocesi.

© Copyright La Gazzetta del Mezzogiorno online, 16 giugno 2008

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