9 giugno 2008

Antonelli a Roma, a Firenze arriva Betori? (Carratù)


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Da sette anni era l´arcivescovo di Firenze. E´ stato nominato da Benedetto XVI "ministro" della famiglia

Antonelli a Roma, arriva Betori

Il segretario Cei giungerà a settembre. Don Bellandi al posto di Maniago?

Papa Benedetto XVI ha nominato il cardinale Ennio Antonelli presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia. E già il prossimo 24 giugno, nel giorno della festa del patrono Antonelli, arcivescovo di Firenze da sette anni, terrà il discorso di congedo dalla città. Per la successione il candidato più probabile sembra al momento monsignor Giuseppe Betori, attuale segretario generale della Cei ed ex braccio destro del cardinale Camillo Ruini.
L´ultima decisione dovrebbe arrivare nel giro di pochi mesi, cioè non appena sarà trovato un successore per Betori alla Cei, come ha confermato ieri lo stesso Antonelli: «Immagino» ha detto, subito dopo l´annuncio in Curia, «che il nuovo arcivescovo arrivi non prima dei primi di settembre». Accanto a lui, finché reggerà la diocesi, resterà monsignor Maniago, come vescovo ausiliare e vicario generale. Il segretario della Cei, a quanto pare, potrebbe arrivare già nel prossimo mese di settembre. Ma circolano già ipotesi anche per la successione di Maniago: si parla di don Andrea Bellandi, preside della facoltà teologica dell´Italia centrale.

"Sono grato al papa per la sua scelta"

Il saluto finale alla città il 24 giugno nella cattedrale per la festa di San Giovanni

Cambio della guardia ai vertici della Chiesa di Firenze. Dopo mesi di indiscrezioni, ieri a mezzogiorno il vescovo ausiliare Claudio Maniago ha dato l´annuncio ufficiale al Consiglio presbiterale diocesano e ai responsabili degli uffici della Curia, convocati in tutta fretta in piazza San Giovanni: il cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze dal 2001, è stato nominato presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, massimo organismo della Santa sede, paragonabile per importanza a un dicastero e preposto alla pastorale familiare. L´incarico, deciso dal Papa Benedetto XVI e assegnato ieri con un decreto dalla Congregazione per i vescovi di cui è prefetto il cardinale Giovanni Battista Re, ha reso vacante la sede della Chiesa fiorentina. La Congregazione ha quindi nominato lo stesso Antonelli anche amministratore apostolico della diocesi, una sorta di reggente pro tempore in attesa del suo proprio successore. Sul nome del quale non ci sono certezze anche se, come Repubblica aveva anticipato due settimane fa, il candidato più probabile sembra al momento monsignor Giuseppe Betori, attuale segretario generale della Cei ed ex braccio destro del cardinale Camillo Ruini. Il nodo, comunque, dovrebbe essere sciolto nel giro di pochi mesi, cioè non appena trovato un successore per Betori alla Cei, come ha confermato ieri lo stesso Antonelli: «Immagino» ha detto, subito dopo l´annuncio in Curia, «che il nuovo arcivescovo arrivi non prima dei primi di settembre». Accanto a lui, finché reggerà la diocesi, resterà monsignor Maniago, come vescovo ausiliare e vicario generale.
Il decreto della congregazione dei vescovi, che porta la data di ieri, 7 giugno, è stato comunicato dalla santa Sede alla Curia di Firenze appena dopo la firma. Si spiega così la convocazione improvvisa del consiglio presbiterale, che rappresenta il clero fiorentino, dei vicari foranei, responsabili della varie zone della diocesi, e dei responsabili degli uffici della Curia. E´ stato il vescovo ausiliare a dare l´annuncio, con accanto Antonelli, che poi, emozionato, ha brevemente commentato la sua nomina: «Sono grato al papa per la fiducia che mi ha accordato» ha detto, salutando Firenze «città dal grande cuore». «Ho sempre notato una forte sintonia con lui ogni volta che l´ho incontrato. Questa vicinanza in tutto mi fa stare tranquillo nel mio nuovo incarico». Antonelli ha detto di essere «pienamente consapevole dell´importanza dell´organismo che andrò a presiedere. La famiglia è infatti la cellula base della chiesa e della società, fortemente apprezzata a livello di ideali e in cima alle aspirazioni del popolo italiano, Eppure è in grandi difficoltà, minacciata e in crisi. Farò tesoro» ha concluso «dell´esperienza fatta in questi anni alla guida della diocesi per promuovere il bene della famiglia a tutti i livelli». Della sua nomina all´importante organo della Curia romana, vacante dalla recente scomparsa del cardinale Alfonso Lopez Tujillo, si parlava da qualche tempo. Antonelli si era guadagnato il titolo per aspirare all´incarico dopo che la sua lettera alle famiglie della Pasqua del 2007 era stata diffusa anche a Roma dall´allora presidente dei vescovi Camillo Ruini, come esempio di pastorale familiare del tutto in linea con quella della Cei anti-Dico. Coppie di fatto, coppie omosessuali e adozioni da parte dei gay, sono i temi caldi del dibattito politico nazionale che Antonelli si troverà adesso ad affrontare in prima persona. Ed è facile prevedere che la sua sarà una gestione più moderata e meno aggressiva, ma, dal punto di vista dottrinario, del tutto coerente con quella del suo predecessore.
Il vero interrogativo riguarda invece Firenze. L´amministrazione apostolica da parte dell´arcivescovo uscente servirà, si immagina, per perfezionare un ricambio nell´aria (nonostante Antonelli non abbia ancora 75 anni, soglia della pensione per i vescovi), da oltre un anno, e che dovrebbe servire a rilanciare la vita di una diocesi rimasta come paralizzata dopo il caso don Cantini (vedi articolo accanto). L´arrivo di una personalità di grande prestigio come Betori, che garantirebbe continuità di stile nella gestione della chiesa fiorentina, secondo alcuni indicherebbe, nonostante le difficili premesse della successione, la volontà di Roma di «salvare» in ogni caso la figura di Antonelli. Mentre ci si interroga sulla sorte di Maniago, i cui incarichi di vescovo ausiliare e vicario generale della Curia, sono legati a un rapporto personale di fiducia con l´arcivescovo in carica. Antonelli saluterà la diocesi e la città il 24 giugno in cattedrale, per la festa di San Giovanni.
(m.c.c.)

© Copyright Repubblica (Firenze), 8 giugno 2008

"Coppie di fatto, coppie omosessuali e adozioni da parte dei gay, sono i temi caldi del dibattito politico nazionale"

Sono? Mi pare che il tempo del verbo sia errato...forse si voleva scrivere erano?
R.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se il Santo Padre affida al Cardinale Antonelli la guida del dicastero non è certo per salvargli la reputazione! Il Cardinale Antonelli è stato il più grande pastore che Firenze abbia avuto negli ultimi decenni. Il Cardinale per Firenze a fatto tantissimo con un amore enorme. Se solo alcuni sacerdoti della diocesi lo avessereìo seguito invece di ...... . Ma voi del blog cosa volevate che facesse il Cardinale? Forse per i preti fiorentini serve un vescovo che doni meno amore e pretenda più ubbidienza!!!
Roberto