31 gennaio 2008

Joseph Ratzinger? Teologo colto e padre benevolo (Nikolaus Lobkowicz sul Papa e la "Spe salvi")


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Teologo colto e padre benevolo

Nikolaus Lobkowicz

La nuova enciclica di Benedetto XVI entrerà nella storia per svariate ragioni.

Innanzitutto è una delle più erudite lettere encicliche che un Papa abbia mai scritto, se non addirittura la più erudita. Joseph Ratzinger è uno dei teologi più colti della nostra epoca.

Essa, in secondo luogo, rappresenta il capolavoro di un grande scrittore; mai prima d’ora uno scritto pontificio mi aveva così commosso personalmente.

Certamente anche altri lettori hanno provato la stessa cosa. Spe salvi è inoltre un esempio di spirito ecumenico. Non solo l’enciclica è scritta in modo tale che ogni cristiano credente di qualsiasi confessione può gustarla appieno, essa tocca altresì in modo assolutamente non dogmatico anche temi che sono oggetto di contrasto fra i cristiani stessi e cerca di rendere accessibile ai non cattolici contenuti della fede cattolica (il Purgatorio, la preghiera per i defunti, l’immagine del significato di Maria nella storia della salvezza formulata come preghiera).
Non da ultimo, l’enciclica mette a fuoco il problema cruciale della nostra epoca: «L’attuale crisi della fede è nel concreto soprattutto una crisi della speranza cristiana» (17).

Senza mettere minimamente in dubbio l’importanza del progresso tecnologico-scientifico, essa mostra come tale progresso non potrà mai ottenerci ciò a cui il nostro cuore ultimamente aspira.

Allo stesso tempo l’enciclica non risparmia neppure a noi cattolici un’autocritica: negli ultimi secoli molto spesso ci siamo troppo concentrati sulla nostra salvezza personale e non abbiamo considerato il fatto che una «speranza solo per me... non è una speranza vera, perché dimentica e trascura gli altri» (28).

Tanto più colpisce la modalità con cui tutto questo viene espresso in quanto Benedetto XVI non scrive nessuna riga con stile “pontificale”: non fa appello alla sua autorità, bensì parla come un padre spirituale benevolo, consapevole che può avvincere i suoi lettori - con l’aiuto di Dio - solo attraverso il modo con cui si esprime.

© Copyright Tracce n. 1/2008

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