29 gennaio 2008

Card. Ruini: «Le donne veramente libere non abortiscono»


Vedi anche:

Secondo Orlando Franceschelli i laici soffrirebbero di un complesso di inferiorità rispetto ai Cattolici...

Esclusiva di Franco Bechis: "Dite che il Papa ha il raffreddore e non può andare alla Sapienza"

IN LIBRERIA "EFFETTO BENEDETTO", RATZINGER IN 40 PAROLE

L’incontro del caos e della luce: la festa della Candelora (un testo di Joseph Ratzinger)

Benedetto XVI ai partecipanti a un colloquio interaccademico: "La scienza non diventi il criterio del bene"

San Paolo? Freddo, anzi, esplosivo. L'apostolo delle genti secondo Mario Luzi (Osservatore Romano)

L'irresistibile richiamo del sacro: "Il ritorno di Dio nella modernità disillusa" (Card. Poupard per "L'Osservatore Romano")

Domanda ingenua: se si prevedono possibili contrapposizioni mediatiche fra un vescovo ed il Papa perchè non parlare chiaro da subito?

Il Papa: "Ogni progresso scientifico sia anche progresso d'amore"

Quella bimba affacciata alla finestra del Papa...

La curia romana si sveglia e batte tre colpi (di Sandro Magister)

Il Papa alla Sacra Rota: "Non si può fondare la nullità delle nozze sull'arbitrio". I commenti dei quotidiani...

Il Papa "scomunica" i media?

Tettamanzi-Mieli, dialogo su parola e silenzio alla luce del Messaggio del Papa ai media (Corriere)

Benedetto XVI libera le colombe con due bambini (Gazzetta del sud)

Il prof Giorgio Israel parla della Sapienza (Tempi)

Per la prima volta nella storia una donna si affaccia dalla finestra del Papa!

Il Papa alla Sacra Rota: "Evitare le interpretazioni arbitrarie nelle cause di nullità matrimoniale"

Il contesto delle frasi di Feyerabend arbitrariamente attribuite a Benedetto XVI (Carioti per "Il Corriere")

IL PAPA E L'OSCURANTISMO INTOLLERANTE DEI LAICISTI UNIVERSITARI: LO SPECIALE DEL BLOG

Ruini benedice anche la Littizzetto

Il cardinale Vicario, a 8 e 1/2, ha scherzato sull'imitazione della Littizzetto

JACOPO IACOBONI

ROMA
La moratoria sull’aborto non c’è, nel frattempo non c’è più neanche il governo. Camillo Ruini è venuto negli studi di La7 a registrare una puntata sul primo argomento.

Al tavolo siedono Giuliano Ferrara, nerovestito, «siamo molto contenti, è la prima volta che il vicario del vescovo di Roma partecipa a un talk show»; quando parla della «cultura laica» il conduttore dice «loro dicono», oppure «alcuni di loro dicono». Ritanna Armeni, in rosso, che nella prima domanda premette «credo che quando si dice “l’aborto è un diritto” sia un’espressione sbagliatissima». Il Vicario di Roma, sua eminenza Camillo Ruini, benevolo. Anzi «Eminence», come scherza Ruini a fine registrazione di Otto e mezzo, «ormai anche la mia segretaria mi chiama così, “Eminence, eminence”, come...». La Littizzetto? Sì, lei. L’ha mai vista all’opera mentre lo prende in giro? «No, ma mi dicono sia brava e simpatica». Poco più tardi la Littizzetto si schermisce e, sul serio, non vuole commentare, non si fidano tantissimo della benevolenza curiale. Il cortocircuito è totale, e terminale.

Col sorriso in volto Ruini è stato in effetti serissimo, non ha deflettuto dalla linea di questi tempi nei quali ha incassato il successo personale del Papa day; ha rilanciato il peso della sua voce negli orientamenti mondani presi Oltretevere; e può permettersi un’uscita tv «amabile», parole dei conduttori, ma molto ferma nei contenuti. «Non parlerò di politica», aveva premesso entrando in studio. Per questo non lo si sentirà esporre una tesi diversa da quella della Segreteria di Stato (due sere fa Tarcisio Bertone aveva espresso un augurio sulla crisi di governo, «spero che le forze politiche si mettano d’accordo per il bene comune»). Svolgerà però argomentazioni non accomodanti nel dibattito sulla laicità, quello che tanto affanna il Pd, per capirci.

La legge sull’aborto, gli chiede Ferrara all’inizio. «È una legge intrinsecamente cattiva, che autorizza l’uccisione di un essere umano innocente. Ma esiste il gioco democratico, se una legge viene approvata dal Parlamento possiamo dire che non ci piace, che è ingiusta». Non invitare a ribellarsi. Le donne possono scegliere, però; e il segretario del Pd, Walter Veltroni, proprio nella lettera al Foglio in cui si diceva disponibile al dialogo con Giuliano Ferrara, ha ricordato che da quando è stata introdotta la legge gli aborti sono diminuiti del 40 per cento. Ruini: «Le donne veramente libere non abortiscono». Se una donna lo fa è «proprio perché non è libera, e la si rende tale se le si dà la possibilità concreta di non abortire». Non incita a gesti da attivista, il Vicario: «La Chiesa non incita alla rivolta contro la 194, anzi chiede che venga applicata integralmente». Né, risponde a una domanda della Armeni, intende usare la parola «omicidio» per definire l’aborto; però il linguaggio non può neanche essere ipocrita.

Ferrara gli domanda se è d’accordo per una moratoria internazionale contro l’aborto, specie per quei Paesi dove viene imposto per legge. Ruini dice che «su questo possiamo essere totalmente d’accordo», poi ricorda che in Italia l’aborto non viene imposto per legge. La Armeni dice «senta, le posso fare una domanda?». Di politica, rischia. Le ingerenze della Curia, perché la Chiesa ha tanta attenzione all’Italia? «Io vorrei sfatare questa idea, che in Italia ci sia attenzione, e altrove non c’è. In Canada, quando c’è stata la questione del matrimonio degli omosessuali, due sacerdoti sono andati a protestare in Parlamento. Cosa che in Italia non avviene». Oggi. C’è spazio per una gustosa battuta sulla Dc: «Non è vero che quando c’era, la Chiesa non si faceva sentire; c’erano uomini politici d’ispirazione cristiana che facevano talune battaglie in Parlamento... mi sono spiegato?».

© Copyright La Stampa, 29 gennaio 2008 consultabile online anche qui

Faccio i miei piu' grandi complimenti al cardinale Ruini che ieri ha esposto con chiarezza e dolcezza la posizione della Chiesa su molti argomenti. Mi ha colpito molto il passaggio in cui il porporato ha affermato che il gioco democratico impone di accettare leggi che non piacciono, ma approvate dalla maggioranza del Parlamento.
I Cattolici, in passato, spesso si trovavano in minoranza ed accettavano democraticamente leggi anche contrarie alla dottrina cattolica ma MAI si sono fatti promotori essi stessi di norme apertamente contrarie alla dottrina cattolica.
Tutto chiaro e limpido
:-)
R.

Nessun commento: