30 dicembre 2007

Manifestazione di Madrid: il commento di Kiko Arguello (Neocatecumanali) e Antonia Sanchez (Focolari) a Radio Vaticana


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La riflessione di Kiko Arguello, iniziatore della Comunità neocatecumenale

Sulla manifestazione di Madrid ascoltiamo Kiko Argüello, iniziatore della Comunità Neocatecumenale e ideatore dell'evento. L'intervista è di Sergio Centofanti:

R. – E’ un appoggio, come dice proprio lo slogan, alla famiglia cristiana. Un appoggio alla famiglia cristiana, di fronte alla realtà della Spagna di oggi, dopo che con l'introduzione del divorzio "express", così come è chiamato in Spagna, 100 mila famiglie in sei mesi si sono separate e il divorzio è aumentato del 75 per cento. Oggi sembra che tutti divorzino, ma non è vero. Ci sono tante famiglie cattoliche. Bisogna mostrare la bellezza della famiglia, appoggiare la famiglia cristiana, che è la cosa più bella che esista al mondo, perché è espressione dell’amore di Dio.

D. – Non sarà una manifestazione di carattere politico o polemico, è stato detto, ma una grande festa, per testimoniare la bellezza e l’importanza per tutta la società della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna...

R. – Esattamente così. E’ stato promosso da noi, da Comunione e Liberazione, da altri movimenti e comunità ecclesiali, tutti uniti. E’ stata un’opera dello Spirito Santo. Abbiamo visto veramente lo Spirito Santo appoggiare la famiglia in tutta Europa e vogliamo che questo incontro sia solo l’inizio. Vogliamo portarlo poi anche a Berlino, a Vienna e in altre città europee. Bisogna appoggiare la famiglia cristiana, perché siamo in minoranza, siamo in una situazione gravissima. In tutto il Nord Europa, distruggendo la famiglia, si arriverà ad una società dove il 70 per cento delle persone vivono da sole, come succede in Svezia. E il governo è preoccupatissimo, perchè tutti sono soli.

D. – Il Papa ha detto che i valori familiari non sono solamente cattolici o confessionali, ma appartengono a tutta l’umanità...

R. – Senza dubbio. E Papa Giovanni Paolo II quando venne a Madrid disse: “Il futuro dell’umanità passa per la famiglia”. Il futuro sono i figli. Il problema sono i giovani. I figli che hanno visto i genitori odiarsi in casa, si portano ferite mortali per tutta la vita. Se la separazione avviene quando i bambini hanno dai 9 agli undici anni, i bambini si porteranno delle carenze affettive per tutta la vita. Non si guarisce da questo. E’ un orrore quello che sta succedendo in tutta Europa, è un attacco mortale alla famiglia.

D. – Quali sono, a questo punto, le vostre speranze?

R. – Le nostre speranze sono che le comunità cristiane sostengano la famiglia. Noi Neocatecumenali abbiamo nelle parrocchie un’esperienza cristiana vissuta in piccole comunità e non abbiamo separazioni e non abbiamo fallimento nelle famiglie. Perché la comunità sostiene la famiglia. La famiglia, se resta sola, oggi non regge di fronte ad una società completamente contraria a tutti i suoi valori.

D. - Il Family Day a Roma, domani questa grande manifestazione a Madrid. Quindi, le famiglie stanno prendendo coscienza, stanno acquistando consapevolezza che devono mobilitarsi per difendere la famiglia...

R. – Assolutamente. E’ a rischio il futuro dell’Europa. E’ una cosa tremenda, perché alla fine tutti vivono soli, soli, soli... E la gente che vive sola porta l’indice dei suicidi e dell’alcolismo ad alzarsi tantissimo. I governi sono molto preoccupati. Dopo aver fallito spesso nello stare insieme, la gente decide di vivere da sola, invecchiando con problemi terribili. Sono in gioco molte cose nel futuro.

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Intervista con Antonia Sanchez del Movimento dei Focolari, tra gli organizzatori del raduno

Antonia Sanchez, del Movimento dei Focolari, insieme con suo marito Paco ha lavorato nel comitato organizzatore del raduno. Alessandro De Carolis le ha chiesto di raccontarne la storia e lo spirito:

R. - Nel mese di novembre, Kiko Arguello, del Cammino neocatecumenale, ha contattato i vari Movimenti presenti qui in Spagna, Movimenti ecclesiali e nuove associazioni. Noi abbiamo aderito a questa prima chiamata e lui ci ha raccontato di essere rimasto molto colpito dal “Family day” celebrato in Italia e ci ha proposto di fare qualcosa di simile qui in Spagna. Abbiamo subito aderito a questa idea perché ci è sembrato che fosse molto importante per la Spagna. Dopo vari incontri, abbiamo aderito tutti, tutti i Movimenti ecclesiali, e questo è stata un primo, importante fattore per la realtà spagnola. Dopo questa adesione, Kiko ha parlato con il cardinale Rouco Varela di Madrid che gli dato tutto l’appoggio e così siamo riusciti a preparare questa giornata importantissima.

D. - Al centro di questo raduno c’è la volontà di incoraggiare l’annuncio del “Vangelo della famiglia”. Cosa significa questo per voi famiglie spagnole, radunate a Madrid?

R. - Il “Vangelo della famiglia” è un cosa molto importante qui, in Spagna, perché finora eravamo riusciti a manifestarci come “famiglia” sul piano civile, politico, ma non ancora su quello dell’essere famiglie cristiane, del dimostrare i nostri valori alla Chiesa. I valori che hanno queste famiglie sono una cosa importantissima per noi: mostrare tutto in positivo, la bellezza della famiglia cristiana.

D. - E questo è particolarmente significativo in un momento in cui, dal punto di vista sociale e politico, i valori cristiani della famiglia sembrano trovare poco spazio nel vostro Paese…

R. - Sì, le famiglie in Spagna patiscono molti attacchi dal di fuori e dal di dentro: leggi contro la famiglia, il divorzio rapido, l’aborto, la manipolazione genetica… tutto è contro la famiglia. Penso sia quindi un momento molto importante se riusciamo a produrre una concentrazione di famiglie così forte: un raduno senza bandiere, ma fatto solo per mostrare la bellezza della famiglia cristiana.

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