30 agosto 2007

Loreto attende di ascoltare la purezza di cuore del Santo Padre


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Benedetto XVI e il meeting di Loreto

di Paolo Merenda

Sabato 1 settembre alle ore 18 inizia, con una veglia di preghiera, l’incontro del Papa con i giovani italiani. La veglia si svolgerà nella spianata di Montorso, luogo caro a molti perché è qui che Giovanni Paolo II, nel 1995, incontrò per la prima volta i giovani di tutta Europa e successivamente, nel 2004, i membri dell’Azione cattolica italiana. Sarà un incontro festoso e dialogico, in cui giovani porranno al Santo Padre domande riguardanti i vari ambiti della vita umana e della vita spirituale. Benedetto XVI arriverà a Loreto intorno alle ore 17,30 proveniente dalla residenza estiva di Castel Gandolfo, dopo il saluto delle autorità presenti, si dirigerà verso Montorso. Secondo le previsioni saranno mila i giovani presenti ma c’è da dubitare su questa cifra, sicuramente saranno più numerosi del previsto, visto il profondo consenso e la simpatia che Benedetto XVI riscuote. I presenti saranno l’espressione di tutti i giovani italiani e del mondo intero, di tutti quei quelli che non potranno essere presenti. Porteranno al Papa le proprie ansie, le angosce, i dubbi che una società sempre più improntata al relativismo e al soggettivismo produce. Sarà un'esperienza di gioia, come si conviene ogni volta che un Padre chiama intorno a sè tutti i propri figli. L’esperienza lauretana, infatti è richiamo per ogni credente.
Ciascun uomo di fede deve sentirsi interpellato da ogni invito proveniente dal Santo Padre, e a quest’invito deve rispondere con prontezza di cuore e generosità di spirito, certo che ogni momento passato alla presenza del Santo Padre diventa per la nostra anima ricchezza insostituibile di doni spirituali. Loreto, che custodisce la casa dove il “Verbum caro factum est” è luogo di particolare attaccamento per quanti in Cristo si riconoscono fratelli, un luogo emblematico dal punto di vista mariano. È lì che Maria ricevette l’annuncio dell’angelo. Dato il profondo significato del luogo, sicuramente Benedetto XVI esprimerà ancora una volta, con la delicatezza e la determinazione del supremo Pastore, la sua totale adesione a Maria. Anche perché solo 5 giorni dopo, a Mariazzel, in Austria il suo sguardo continuerà a incrociare quello della Vergine. Due viaggi, quelli di Benedetto XVI, centrati e vissuti alla luce della Vergine di Nazareth, due viaggi che potrebbero divenire un’unica esperienza ecclesiale e spirituale per molti credenti. Anche a Mariazzel il Papa incontrerà giovani provenienti da tutta Europa, che affascinati e coinvolti dalla sua parola e dalla sua forza spirituale, vorranno accompagnarlo e sostenerlo.
Dopo la veglia, dal campo di Montorso il Santo Padre si dirigerà verso il Palazzo apostolico di Loreto e successivamente compirà una visita di preghiera alla Santa Casa. Il giorno dopo alle ore 9,30 la solenne concelebrazione eucaristica, cui seguirà l’Angelus. Alle 17 il Papa dal sagrato del santuario laureano saluterà i fedeli e farà ritorno a Castel Gandolfo. E’ questo il primo incontro di Benedetto XVI con i giovani a Loreto, mi auguro ce ne saranno molti altri, e questo per una semplice ragione: amiamo il Papa, lo appoggiamo con le nostre forze e con il nostro slancio di cuore, riconosciamo in Lui l’autorità petrina, che vigeva già nella prima comunità cristiana, in Lui i nostri sguardi malinconici si trasformano in gioia e le nostre angosce trovano risposta.

Ecco perché soffriamo, e soffriamo davvero, ogni volta che uomini di buona volontà mettono in discussione il suo operato o le sue parole vengono travisate. Soffriamo così come soffrono i figli ogni volta che la purezza di cuore del padre non viene riconosciuta nella sua verità.

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Grazie, soprattutto per le ultime frasi :-)
R.

Confessioni no-stop al villaggio dei volontari di Loreto

LORETO, giovedì, 30 agosto 2007 (ZENIT.org).- Nel villaggio dei volontari che aiuteranno nello svolgimento dell’Agorà dei Giovani di Loreto, il grande incontro con il Papa che si svolgerà il 1° e il 2 settembre nella città delle Marche, le confessioni si susseguono senza interruzioni.
“Sono stupito dalla qualità dei giovani, qui al villaggio dei volontari siamo tutti una grande famiglia, sono ragazzi che mi cercano perché desiderano confessarsi, e mi è capitato di fare gli ‘straordinari’ e di confessare fino alle 2 di notte. Qui si percepisce la presenza dello Spirito Santo”, ha affermato fr. Basito, della Comunità dei Discepoli e Apostoli dello Spirito Santo, che da circa quindici giorni svolge il suo ministero nel villaggio dei volontari.
“Qui c’era bisogno di una presenza discreta e fraterna e ho dato la mia disponibilità”, ha spiegato il frate, che viene da Palestrina (Roma). Lo aiutano alcune Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima.
“Per riuscire a svolgere il mio ruolo nel migliore dei modi come gli altri 70 capi équipe ho seguito il percorso formativo iniziato lo scorso mese di novembre”, ha rivelato.
Fr. Basito, ricordano gli organizzatori dell’Agorà dei Giovani, ha affermato che nei primi giorni c’erano pochi volontari che trascorrevano la giornata al villaggio. In quell’occasione, il frate ha allestito con le suore la cappella.
“Alla sera sentivamo le reazioni e l’entusiasmo dopo le dure giornate di lavoro”, ha raccontato. Per questo motivo, insieme alle suore, ha voluto “provare ad andare a lavorare con i ragazzi”.
“Per tre giorni ho inserito i ricordi dell’evento nelle sacche del pellegrino. Il clima era proprio bello, abbiamo scherzato allegramente, e poi durante la pausa pranzo tornavo a confessare”.
Ora i ragazzi al villaggio sono molto più numerosi. “Il rapporto è particolarmente intimo e allo stesso tempo profondo – ha osservato –. Penso che proprio che questa situazione così particolare faciliti i rapporti: dormo con i ragazzi nelle tende da otto e mangio con loro nella mensa da 700 posti. Sono disponibile: non ho altri compiti per questo alcune confessioni durano anche ore, non guardo mai l’orologio”.

“E’ molto bello che siano i giovani a cercarmi, alcuni si prenotano, perché hanno capito che la confessione è un incontro con il Signore e sono molti quelli che Lo ringraziano per questi giorni”.
“Il villaggio dei volontari dell’Agorà dei giovani è troppo bello per essere vero, o come si legge nel Vangelo di Marco ‘non abbiamo mai visto nulla di simile’”, ha proseguito.

“Mi hanno stupito ed è l’aspetto più bello di questa vocazione, perché tocco con mano l’azione dello Spirito Santo”.

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