26 giugno 2007

IL PAPA RIFORMA IL CONCLAVE: IL PAPA ELETTO DAI DUE TERZI DEL SACRO COLLEGIO


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CONCLAVE: PAPA ABOLISCE ELEZIONE A MAGGIORANZA SEMPLICE

Per eleggere il successore di Benedetto XVI servira' la maggioranza dei due terzi, indipendentemente dal numero di votazioni che saranno necessarie per raggiungerla. Papa Ratzinger ha ripristinato infatti la norma tradizionale circa la maggioranza richiesta nell'elezione del Sommo Pontefice. Con un "motu proprio" pubblicato oggi, ha abolito la possibilita' che dopo un certo numero di votazioni il Conclave potesse decidere di passare alla maggioranza semplice.


PAPA/ NUOVE NORME PER CONCLAVE, SERVE SEMPRE MAGGIORANZA 2/3
Motu proprio per l'elezione: abolita la maggioranza semplice

Città del Vaticano, 26 giu. (Apcom) - Per eleggere il nuovo Papa servirà da oggi la maggioranza dei due terzi degli elettori al Conclave, indipendentemente dal numero degli scrutini. Lo stabilisce Benedetto XVI che pubblica oggi un 'Motu Proprio' per ripristinare la norma tradizionale sulla maggioranza richiesta nell'elezione del Papa.

"Secondo tale norma - si legge in un comunicato - perchè il Papa possa considerarsi validamente eletto, è sempre necessaria la maggioranza dei due terzi dei cardinali presenti".

Con la Costituzione entrata in vigore nel 1996, la Universi Dominici Gregis, Giovanni Paolo II ha abolito due dei tre metodi tradizionali di voto. Non è più possibile la nomina per acclamazione unanime da parte del collegio dei cardinali e l'elezione per compromesso, ovvero il sacro Collegio non può più delegare la decisione a un gruppo di grandi Elettori (composto da 9 a 15 cardinali). Finora per eleggere il Papa è necessaria la maggioranza qualificata (due terzi) dei voti espressi da tutti i cardinali. Nel caso che il Conclave si protragga per 30 scrutini in 10 giorni, però, la maggioranza del sacro Collegio può decidere di eleggere il nuovo Pontefice a maggioranza semplice (cinquanta voti più uno).

Con la Romano Pontifici eligendo del 1975, Paolo VI aveva stabilito, invece, che solo l'unanimità del cardinali riuniti nel Conclave poteva decidere di passare alla votazione per maggioranza semplice. Papa Montini, inoltre, fissò a 120 il numero massimo dei cardinali elettori e, con il motu proprio Ingravescentem Aetatem, stabilì che al compimento dell'80° anno di età i cardinali perdessero il diritto di voto, ma non quello di essere eletti.


Clicca qui per leggere il testo del Motu proprio pubblicato oggi dall'Osservatore Romani.
Per ora il documento e' in latino.

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